Diretta da Ginevra: 64a Assemblea Mondiale della Sanità
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- 26 Maggio 2011
Conclusi i lavori della 64a Assemblea Mondiale della Sanità. Saluteinternazionale ne ha seguito gli incontri giorno per giorno grazie a un progetto di monitoraggio e informazione promosso dal People’s Health Movement. Di seguito i commenti a ciascuna delle giornate, a cura di Chiara Bodini e Ilaria Camplone.
26 maggio 2011. Chan-ging the WHO: il Consiglio Esecutivo dell’OMS si prepara alla riforma
24 maggio 2011. Vaiolo: un consenso che si fa attendere da oltre 30 anni
22 maggio 2011. La pandemia globale delle malattie non trasmissibili
21 maggio 2011. Per favore, (NON) lasciate l’OMS fuori da questioni politiche!
20 maggio 2011. Riforma OMS: prospettive e retroscena dall’incontro promosso dalla società civile
18 maggio 2011. Bill Gates inaugura “il decennio dei vaccini”.
17 maggio 2011. Margaret Chan apre la 64a Assemblea dell’OMS… al settore privato!
16 maggio 2011. Il monitoraggio del People’s Health Movement
Era abbastanza facile prevedere che sarebbe andata così, ci sono molte forze che spingono in questa direzione:
1. l’impresa privata, ça va sans dire, gli interessi sono evidenti, e la potenza di fuoco immensa.
2. molti governi, ma soprattutto molti governi che contano, a cominciare da quelli europei; interessi che si integrano con quelli dell’impresa privata, potenza di fuoco che si esprime soprattutto nell’executive board e in assemblea (e relativi corridoi) e che quindi si traduce direttamente in voti.
3. tutto l’apparato dell’OMS, 6000 funzionari (ai miei tempi, forse ora il numero è più basso), con relative famiglie ed entourage politico e professionale, che hanno paura di perdere il posto se decidono di opporsi alle pressioni di cui sopra.
4. tutto l’apparato dell’ONU, non so quante decine di migliaia di funzionari, perchè se cede e chiude l’OMS non si vede perchè non possano chiudere altre agenzie ONU che sono molto più inutili.
Non resta che la resistenza del popolo. Giusto che PHM e compagnia bella si facciano sentire; dubito che possano cambiare il corso degli eventi; forse rallentarlo, forse correggere le storture peggiori. Credo sia necessario attrezzarsi con un’Assemblea (alternativa) della Salute dei Popoli, come del resto già immaginato ed in parte realizzato. In attesa del pisapia globale.
concordo con il commento di Adriano !
E, pur apprezzando il nuovo vento che tira da Milano, aggiungo: aspettando Godot!
Possiamo vivere anche di Utopia.
Una cosa è certa: un’altra OMS è possibile, ed anche necessaria! Ecco perché l’agenda di riforma della organizzazione rappresenta potenzialmente una grande opportunità per “ridare vita” all’OMS, come ha messe in evidenza ieri pomeriggio la delagazione tailandese, invitando i governi a boicottare nel frattempo le sessioni dell’Executiv Board e dell’Assemblea Mondiale. Il problema, a mio parere,è che il processo di riforma così comne condotto finora è la ricetta perfetta per svilire del tutto il ruolo dell’OMS, ed affossarla in maniera pragmatica e definitiva nelle mani delle grandi lobby della salute globale, il club elitistico che ruota intorno al Davos consensus, ha soldi e potere, ed usa la filantropia come una nuova forma di affermazione monopolistica. Bill Gates ieri ha presenziato la assemblea come ospite speciale, per la seconda volta in 6 anni. Non occorre fare ulteriori commenti: l’evento esprime simbolicamente la mancanza di creatività dell’OMS, e l’idea che Margaret Chan, sulla scia dei suoi predecessori, ha della salute nel mondo. Una cosa tuttavia va detta: i governi del sud del mondo non hanno capito ancora la portata della posta in palio. Possono fare la differenza ma la loro passività nel dibattito ieri ed oggi, la loro sostanziale disponibilità ad accogliere il pacchetto confezionato da Margaret Chan sulla riforma dell’OMS sono indizi assai eloquenti del fatto che – come società civile – ci spetta un compito enorme nei mesi a venire, per fermare l’andatura di questo processo, in mano ai consulenti del mamagement (McKenzie e dintorni). L’Africa con i suoi 47 paesi, il gruppo America Latina, India e Tailandia possono riprendere in mano la palla e far sentire la massa critica della politica. L’OMS ha un solo core business: garantire anche normativamente il diritto alla salute per tutti. A partire da come si immagina e decide di ricostruirsi nei prossimi decenni.
Per dire la verità ho apprezzato alcuni tratti del discorso di Bill Gates – dove parlava della situazione sanitaria nello stato di Bihar in India e del ruolo del Serum institute of India per fornire vaccini a basso costo.
Erano due gli interventi degli ospiti d’onore – Sheikh Hasina, primo ministero del Bangladesh e poi BilL Gates. In confronto, il discorso di Sheikh Hasina non mi è sembrato molto brillante.
Se prima avevo qualche dubbio, ora sono certa che l’OMS ha perso la sua indipendenza. Soprattutto indipendenza di pensiero e di obiettivi. Ma non mi stupisce. Anche se avevo sperato che la voce della (parte sana della) società civile, sarebbe riuscita, non dico ad essere ascoltata, ma quanto meno a innescare una discussione sul rapporto pubblico-privato e sui rischi di un asservimento totale agli interessi del mercato, senza alcuna barriera di protezione.
La visione trionfale e (ridicolamente) ottimistica sugli effetti di questo meccanismo, che accomuna il Direttore generale dell’OMS e Bill Gates (e i rappresentanti di quasi tutti gli Stati presenti e tanti altri) contrasta in modo stridente (e irritante) con la realtà: povertà e disuguaglianze in costante aumento sia nei paesi poveri che in quelli ricchi.
Sembrano accecati, non vedono.
Però la parte sana della società civile esiste e resiste (in tutto il mondo). Mi pare chiaro che è quella la parte con cui stare.
Luisella Grandori
A commento di quanto scrive Nicoletta.
Chi fa da consulente ai governi di Africa, Asia e America Latina (non tutti, non certo india, brasile e tailandia, ma certamente la maggioranza degli altri) sulla riforma dell’OMS? tiro a indovinare ma suppongo che siano i rappresentanti di quei paesi che lavorano all’OMS, alcuni ad alto livello, a Ginevra, negli uffici regionali, come rappresentanti paese, altri a livelli più bassi. Ma tutti, immagino con un interesse specifico a mantenere il loro posto. Non mi stupirebbe se il consiglio che danno fosse una copia delle riforme proposte da Margaret Chan,
Sono d’accordo con Nicoletta che “governance della salute globale” dovrebbe significare soprattutto globalizzare il diritto alla salute.
Quanto detto poi dal rappresentante svizzero che “l’OMS non dovrebbe essere un organismo che finanzia o che realizza, ma con ruolo normativo e di guida tecnica” potrebbe sembrare ovvio ma conferma alcune mie recenti esperienze.
I miei complimenti per la serie, credo sia la prima volta che in Italia abbiamo un resoconto dal vivo sull’AMS, evento solitamente ignorato da tutti i media. Sappiamo quanta gente ha visitato il sito in questi giorni (per una stima della readership)? come potremmo avvicinare qualche giornalista (radiotv o carta stampata) che usi il resoconto per un pubblico più vasto?