Margaret Chan apre la 64a Assemblea dell’OMS… al settore privato!
- 0
- 1.8K
- 4 Min
- |
- 16 Maggio 2011
Chiara Bodini, Ilaria Camplone
Dopo un discorso introduttivo del Ministro della Salute di El Salvador Maria Isabel Rodriguez, l’Assemblea ha preso una piega non scontata.
Dopo un discorso introduttivo del Ministro della Salute di El Salvador Maria Isabel Rodriguez, fortemente ispirato ai valori di giustizia sociale ed equità e reso più suggestivo dalla presenza in prima fila di Halfdan Mahler, storico Direttore dell’OMS ai tempi di Alma Ata, l’Assemblea ha preso una piega non del tutto preventivata.
Il discorso inaugurale di Margaret Chan, attuale Direttore Generale dell’OMS, non ha lasciato grande spazio all’immaginazione. Con grande enfasi retorica, sono stati elencati i successi raggiunti in questi ultimi anni. In particolare è stato evidenziato il supporto fornito dal settore privato, sotto forma sia di collaborazioni con fondazioni come la Bill e Melinda Gates Foundation (citata ben due volte, in relazione al nuovo vaccino contro la meningite epidemica e al programma di eradicazione del Verme di Guinea) sia di accordi con l’industria farmaceutica nell’ambito dei programmi per la lotta alle malattie dimenticate.
Una rapida menzione, non di più, per il lavoro della Commissione sui Determinanti Sociali di Salute, e nessun accenno alle disuguaglianze che continuano ad aumentare sia all’interno che tra i Paesi.
Più spazio è stato invece dedicato alla “assoluzione” dell’OMS da parte della Commissione di inchiesta sull’influenza pandemica, che – a detta della Chan – avrebbe esonerato l’Organizzazione da responsabilità legate alla dichiarazione dello stato di pandemia e all’influenza indebita del settore privato nel determinare le politiche di risposta. Il dibattito sui dettagli della vicenda e sull’acclamato accordo raggiunto con l’industria per la condivisione dei ceppi virali in cambio di garanzie sull’accessibilità dei vaccini è previsto per oggi.
In chiusura, uno spunto su quella che è stata definita “la più grande riforma amministrativa, gestionale e del sistema di finanziamento nella storia dell’OMS”. La nuova OMS darà più spazio ai “molteplici attori che lavorano per la salute globale”, e intraprenderà una percorso di razionalizzazione interna volto a migliorare l’efficienza e l’efficacia.
Nel pomeriggio, si sono succedute le dichiarazioni delle delegazioni nazionali, incentrate – come previsto dall’agenda – sulle malattie non trasmissibili. In un panorama piuttosto omogeneo e ripetitivo, i Ministri della Salute dei Paesi membri si sono concentrati principalmente sugli stili di vita e sulle cause comportamentali di tali malattie, in particolare fumo e alcol. Con le significative eccezioni di Brasile, Francia e Iran, nessuno ha messo in evidenza i determinanti strutturali in larga parte responsabili di tali patologie e le esistenti disuguaglianze socioeconomiche che espongono in modo differenziale la popolazione a fattori di rischio quali cattiva alimentazione, ambiente di vita e di lavoro insalubre, abitudine al fumo o all’alcol.
Atteso per oggi l’intervento del Ministro della Salute italiano. Fuori dal coro il discorso della delegata statunitense, quasi totalmente incentrato sulla questione della distruzione degli ultimi ceppi di virus del vaiolo esistenti, tutt’ora in mano – residuato della Guerra Fredda – a laboratori di Stati Uniti e Russia. È in discussione nei prossimi giorni una risoluzione che ne prevede la distruzione, scelta fortemente osteggiata dagli USA in nome della necessità di continuare gli studi per la ricerca di vaccini (benché ne esistano già di efficaci) e di farmaci antivirali (benché è poco probabile che servano ad alcunché nel caso di un contagio diffuso).
Tra gli eventi serali è da segnalare la presentazione, da parte dell’OMS e del Governo brasiliano, della Conferenza Mondiale sui Determinanti Sociali di Salute, che si terrà a Rio de Janeiro dal 19 al 21 ottobre 2011, e che ha l’ambizione di dare corso alla realizzazione delle raccomandazioni della Commissione sui Determinanti Sociali dell’OMS poste a chiusura del rapporto “Closing the gap in a generation” [PDF: 7,3 Mb]. Esito previsto della conferenza è un documento a forte impronta politica, che impegni i governi a realizzare piani a lungo termine per affrontare i determinanti sociali della salute, con azioni multisettoriali e promuovendo un’ampia partecipazione della società civile. Per favorire quest’ultimo aspetto, è stata indetta una consultazione pubblica sulla piattaforma della conferenza, disponibile online e aperta ai contributi fino al 3 giugno prossimo.
Parallelamente, si è svolta una conferenza sulle malattie non trasmissibili organizzata dalla rivista Lancet, anche grazie ad una partnership tra società scientifiche e ONG supportata dalla Fondazione Rockefeller e dalle principali industrie farmaceutiche. Più volte menzionate anche durante i lavori dell’Assemblea, le partnership pubblico-privato sono emerse come la strada privilegiata da seguire per promuovere programmi di prevenzione e cura, in assenza di misure di garanzia contro possibili conflitti di interesse. Le domande in merito, emerse dalla platea, sono rimaste inevase e non hanno scosso la fiducia di relatori e astanti nei confronti di questo modello che appare ormai egemonico.
Tra gli eventi rilevanti in programma per oggi vi è senza dubbio l’annunciato e già molto discusso intervento di Bill Gates. Le indiscrezioni “di corridoio” preannunciano un ruolo dominante della Fondazione da lui diretta nel finanziare la riforma dell’OMS, che verrà posta in discussione a partire dal primo pomeriggio.
Chiara Bodini, Ilaria Camplone. Centro Studi e Ricerche in Salute Internazionale e Interculturale, Università di Bologna.