World Nutrition Congress, Rio 2012

Martino Ardigò,  Sintoni Francesco e Alessandro Rinaldi

Il Congresso Mondiale  sulla Nutrizione tenutosi a Rio de Janeiro lo scorso aprile è stato organizzato  in maniera totalmente indipendente da finanziamenti di industrie alimentari e di settore. Sono state coinvolte associazioni di cittadini, organizzazioni di produttori di alimenti ecologicamente ed eticamente sostenibili ed organizzazioni del commercio solidale. Le proposte prodotte dall’evento.


“Knowledge, policy, action”. Questo l’evocativo motto che ha caratterizzato il Congresso Mondiale sulla Nutrizione (World  Nutrition Congress, RIO 2012 – WNRIO2012) tenutosi a Rio de Janeiro (Brasile), tra il 27 ed il 30 Aprile scorsi organizzato dalla World Pubblic Health and Nutrition Association[1] WPHNA, e realizzato in collaborazione con l’Associazione Brasiliana di Salute Collettiva[2] ABRASCO a cui hanno partecipato più di 1.800 persone provenienti da 50 paesi differenti. Il congresso è stato organizzato  in maniera totalmente indipendente da finanziamenti di industrie alimentari e di settore, con l’obiettivo di ridurre al minimo i possibili  conflitti di interesse e sviluppare “policies and actions” realmente orientate alla protezione della salute della popolazione.

Finalmente una scelta radicale che merita un applauso in un panorama internazionale che vede, al contrario, una parte della comunità dei sanitari sempre più pavida e prona alle esigenze della finanza, pronta a barattare senza il minimo scrupolo la salute della comunità con gli interessi delle multi-nazionali con la scusa della crisi economica e lavandosi la coscienza con la fatalistica quanto discutibile scusa della mancanza di risorse.

Il valore simbolico e politico del congresso, invece,  sta tutto nelle parole di un raggiante Geoffrey Cannon[3]: “Nell’ultimo evento in ambito di nutrizione a cui ho partecipato, dopo un intervento in una sessione plenaria in cui riportavo dati relativi al ruolo negativo per la salute dei bambini giocato delle industrie alimentari multinazionali, proprio un rappresentate di una di queste industrie si è avvicinato confidenzialmente dicendomi ‘puoi parlare male di noi quanto vuoi, ma siamo noi a garantirti il diritto di parola, siamo noi a garantire la democrazia ed il tuo dissenso, se non ci fossero i nostri soldi non avresti questo palco, dovresti avere più rispetto per le multinazionali, perché è grazie a noi che puoi parlare male di noi’, bene oggi possiamo dire alle industrie che non sono necessari i loro soldi per garantire la democrazia. Siamo qui senza le loro sponsorizzazioni  ed è un congresso bellissimo! E  vorrei anche dire a tutti i colleghi fatalisti: vedete,  vi abbiamo smentito, organizzare congressi, anche mondiali, con migliaia di partecipanti e senza sponsor dell’industria non solo è possibile, ma è già una realtà! ”

La felice scelta di costruire un congresso mondiale di nutrizione libero da sponsorizzazioni delle   industrie del settore si inserisce nel contesto di un dibattito più ampio rispetto a diritto alla salute e conflitto di interesse di cui anche la WPHNA è partecipe. Il dibattito si è recentemente riacceso  per via della riforma dell’OMS[4], che sempre meno finanziata dagli stati, si rivolge in maniera crescente  a donatori privati[5]. Come evidenziato dall’iniziativa della Conflicts of Interest Coalition[6], nel suo Statement of Concern[7], si fa sempre più pressante la necessità di definire codici di condotta (e le relative buone pratiche) che fissino, anche alla luce di una mole ormai ineludibile di letteratura sul conflitto di interessi, una cornice chiara per le interazioni tra settore pubblico e privato,  cogliendo inoltre le differenze tra privati “Business Interested” e “Public Interested”, separando quindi la società civile auto-organizzata dalle organizzazione no profit collegate alla multi-nazionali.

Il congresso della WPHNA è stato organizzato esattamente con questa filosofia, e grazie anche ad un processo di collaborazione e confronto con l’ABRASCO durato due anni, che ha consentito di definire linee guida semplici ed estremamente efficaci: sobrietà, riduzione generale dei costi,  partnership con istituzioni pubbliche e società civile.

L’evento ha ricevuto l’appoggio del Governo Federale Brasiliano, di varie agenzie governative, della città di Rio de Janeiro e altre istituzioni, anche private, ma tutte senza nessun interesse -commerciale o meno – nel campo di alimentazione e nutrizione. Sono state coinvolte, inoltre,  associazioni di cittadini, organizzazioni di produttori di alimenti ecologicamente ed eticamente sostenibili ed organizzazioni del commercio solidale. La fonte principale di finanziamento del congresso, in ogni caso, sono state le quote di iscrizione, caratterizzate da costi differenziati per area geografica di provenienza e posizione professionale-reddito. In fine, il congresso si è tenuto nei sobri e perfettamente equipaggiati locali dell’Università Statale di Rio de Janeiro (UERJ) mentre i pasti sono stati a carico dei congressisti.

Una così vasta serie di prerequisiti, evidentemente, ha fatto di questo evento un segna passo, un esempio di rinnovamento e trasformazione rispetto ai tipici congressi in nutrizione e salute pubblica. Liberato da qualsiasi tipo di vincolo, il dibattito, infatti, non si è arrestato al seppur doveroso aggiornamento scientifico, ma si è caratterizzato per una vasta e dettagliata analisi della rilevanza e delle implicazioni delle ricerche dei principali autori, nonché dal tentativo di tradurle in advocacy, politiche ed azioni.

All’interno dei numerosi locali dell’UERJ, durante le giornate di lavoro, i partecipanti hanno potuto assistere a quattro assemblee plenarie, 13 simposi, 10 workshop, 22 dibattiti e numerose sessioni parallele in cui sono stati presentati più di 200 lavori inerenti alle principali sfide contemporanee nel campo della nutrizione e della salute pubblica[8].

Hanno, inoltre, caratterizzato le attività del congresso i seguenti gruppi di lavoro:

  1. Regolando il conflitto tra interesse pubblico e privato in nutrizione e salute pubblica.
  2. Ampliando le competenze in alimentazione, nutrizione e salute pubblica.
  3. Uso di agro tossici in agricoltura e monitoraggio dei rischi per la salute dei consumatori.
  4. Come massimizzare l’impatto delle organizzazioni della società civile nelle politiche pubbliche.
  5. Riscatto e re-invenzione di abitudini e buone pratiche alimentari nella promozione della salute.

Ma quali sono i propositi, i principi e le ambizioni che hanno guidato la costruzione di questo grande evento?

I propositi

Dibattere e discutere le innumerevoli crisi e sfide in nutrizione e salute pubblica che sono costretti ad affrontare coloro che si trovano in posizioni di potere e di decisione politica in ambito globale, nelle organizzazioni della società civile e di interesse pubblico, nei governi nazionali e nell’industria, cosi come nell’ambito della comunità accademica, delle importanti associazioni di professionisti del settore, dei lavoratori della base e dei gruppi comunitari.

Discutere, firmare e pattuire accordi da portare avanti, sui differenti fronti e a vari livelli, anche a lavori conclusi.

Affrontare i determinanti fondamentali dei sistemi di produzione alimentare e degli standard nutrizionali, cosi come quelli del benessere, della salute e della malattia, contemplando i determinanti sociali, economici, politici ed ambientali, al di la di quelli strettamente biochimici e biologici.

I principi

Ambito: nutrizione in salute pubblica è una parte integrante della salute pubblica stessa, e non una disciplina strettamente biochimica. Come affermato nella Dichiarazione di Giessen[9], questa disciplina deve basarsi su principi etici, evoluzionistici, ecologici e di giustizia sociale, nonché contemplare la storia e le tradizioni. Le sue dimensioni sono sociali, politiche, economiche, culturali ed ambientali, oltre che biologiche e comportamentali.

Collaborazione: tutti gli attori coinvolti devono lavorare in congiunto e concordare con razionali politiche di interesse pubblico, concepite come basi per l’implementazione di pratiche efficaci. WNRio2012 deve rappresentare un’opportunità di dibattito, discussione e di costruzione di accordi da portare avanti, piuttosto che una riunione nella quale specialisti parlano ad un pubblico.

Interazione: devono essere presenti spazi con palchi e pulpiti. Tutte le attività devono includere un tempo congruo riservato alla discussione interattiva ed al confronto. Molte sessioni devono essere integralmente interattive. Devono essere previste traduzioni simultanee nonché facili accessi alle connessioni remote. I principali eventi devono essere trasmessi dal vivo in rete, per dare la possibilità al maggior numero possibile di persone di partecipare.

Indipendenza: il congresso deve essere finanziato dalle tasse di iscrizione, da governi o altri organi pubblici e da imprese private che non abbiamo interessi commerciali o interessi di altro tipo in alimentazione e nutrizione. Il congresso deve svolgersi in locali pubblici.

Empowerment: uno dei principali compromessi del congresso è quello di capacitare i futuri leader e professionisti in nutrizione e salute pubblica, e, parallelamente, di riscattare il ruolo delle comunità e dei lavoratori della base. Studenti, lavoratori e giovani professionisti devono essere pienamente coinvolti nel programma del congresso, e devono essere stimolati a continuare il processo anche in seguito alla conclusione dell’incontro.

Le ambizioni

WNRIO2012 ha l’ambizione di rappresentare un nuovo inizio in ambito di nutrizione in salute pubblica, allo scopo di renderla adatta ad affrontare le difficili sfide di questo secolo. In particolar modo possono essere identificate le seguenti criticità: la crisi interconnessa di economia, ambiente, energia e nutrizione (triple F crise: Finance, Fuel, Food), la globalizzazione, la crescita demografica, i mutamenti climatici ed il progressivo peggioramento delle disuguaglianze.

Conoscenza, politiche, azioni”, quindi, con grande enfasi posta sulle ultime due prerogative. Questo non ad affermare che non sia necessario ampliare le conoscenze relative alle cause delle principali problematiche che attualmente caratterizzano il mondo, bensì come stimolo a riconoscere come già si conosca a sufficienza per poter cominciare ad agire.

Il climax del congresso è stato raggiunto nel momento della presentazione delle varie mozioni di iniziativa popolare[10], dei dossier elaborati all’interno dei gruppi di lavoro e, soprattutto, alla lettura dell’introduzione della Dichiarazione di Rio su Nutrizione in Salute Pubblica[11]. Questa, che verrà divulgata integralmente sul prossimo numero della rivista World Nutrition, ha l’obiettivo di porsi come base concettuale per l’implementazione di nuove politiche capaci di sostenere efficaci programmi di intervento in tutti i livelli d’azione, globale, regionale e locale.

Numerosi video e materiali del congresso sono già stati resi fruibili nel sito dell’associazione, così come altri preziosi contributi possono essere recuperati attraverso i canali interattivi dell’ABRASCO [Video].

Nell’ottica degli organizzatori e dei partecipanti al congresso, tutti questi documenti dovranno essere utilizzati come importante strumento guida, capace di orientare il lavoro, durante i prossimi anni, fino al raggiungimento dell’obiettivo ultimo del movimento: la strutturazione di efficaci ed efficienti politiche pubbliche di potenziamento, promozione, protezione e recupero della salute per tutta la popolazione mondiale.

Di ritorno dal World Nutrition viene proprio voglia di raccontarlo a tutti i colleghi e di cominciare ad organizzare congressi cosi anche in Italia, prendendo esempio, magari anche dai bravissimi soci della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni che hanno organizzato il prossimo congresso nazionale a Viterbo senza sponsor commerciali[12]. Finalmente aria nuova anche in Italia.

Prossimo World Nutrition Congress: Dehli, Novembre 2016.

Ardigò Martino e  Francesco Sintoni: Centro Studi e Ricerche in Salute Internazionale e Interculturale, Università di Bologna

Alessandro Rinaldi:  Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive

Bibliografia

  1. WPHNA: World Pubblic Health and Nutrition Association
  2. Abrasco : Associazione Brasiliana di Salute Collettiva
  3. Geoffrey Cannon è membro della WPHNA e animatore del blog dell’associazione
  4. Dentico N. Quale riforma per salvare l’OMS? Salute Internazionale, 22.03.2012
  5. Lincoln P, Rundall P, Jeffery B, Kellett G, Lobstein T,  Lhotska L, Allen K,  Gupta A. Conflicts of interest and the UN high-level meeting on non-communicable diseases. The Lancet 2011; 378 (9804):6-12
  6. Conflicts of Interest Coalition. Blog
  7. Conflicts of Interest Coalition Statement of Concern  [PDF: 175 Kb]
  8. Worldnutritionrio2012.com:  il programma del congresso
  9. Dichiarazione di Giessen [PDF: 60 Kb]
  10. Worldnutritionrio2012.com: Motion
  11. Anon. Rio2012. What next. The Rio2012 Declaration. Introduction. World Nutrition 2012; 3(6): 285-288.
  12. Società Italiana di Medicina delle Migrazioni

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