Formarsi da medici in Africa. Wolisso Project
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- 16 Novembre 2014
Clarissa De Nardi, Stefano Guicciardi, Samantha Pegoraro
A Torino il prossimo 29 novembre avrà luogo l’evento “Prima le mamme e i bambini. L’ultimo miglio verso il futuro”, organizzato da Medici con l’Africa Cuamm e nel quale il Segretariato Italiano Studenti in Medicina sarà protagonista. Si racconteranno infatti le esperienze di giovani studenti e medici specializzandi, che scelgono di svolgere una parte della propria formazione in Africa.
Il primo passo verso l’Africa
Dalle aule universitarie alla terra rossa dell’Africa sub-sahariana il passo non è poi così difficile da compiere: ci vuole energia, desiderio di conoscenza, voglia di mettersi in gioco e scoprire la medicina di un luogo ‘altro’. E molti degli studenti del SISM questo passo lo hanno fatto per andare a vedere da vicino un contesto reale di cooperazione sanitaria internazionale, in quelle terre spesso invisibili in cui Medici con l’Africa Cuamm porta servizi sanitari ogni giorno.
Affonda le sue radici nel 2005 il rapporto tra SISM – Segretariato Italiano Studenti in Medicina – e Medici con l’Africa CUAMM, quando venne fondato il Wolisso Project, cuore della collaborazione che lega le due organizzazioni e che continua a rappresentare per gli studenti una possibilità importante di conoscenza ed esperienza sul campo. Il Wolisso project, infatti, è un progetto voluto dai giovani per i giovani, nato per offrire agli studenti di Medicina e Chirurgia la possibilità di confrontarsi con il mondo e aprire i propri orizzonti a realtà lontane. Manca ormai poco al decimo anniversario del progetto e la sua validità trova conferma nella crescita continua che ad oggi prevede partano ogni anno fino a 48 studenti.
Wolisso project, in realtà è stato solo l’inizio: a partire dal 2007, infatti, SISM e Cuamm hanno formalizzato il loro rapporto e sottoscritto un protocollo di intesa che definisce il reciproco impegno. Da allora, in parallelo, si sono costantemente intensificate le collaborazioni fruttuose mediante diverse iniziative focalizzate sul tema della cooperazione internazionale, della Salute globale e del diritto alla salute, che hanno permesso agli studenti di conoscere il Cuamm e i suoi valori senza necessariamente andare in Africa.
Molto, infatti, è stato fatto insieme anche in Italia. Ci si è resi conto che troppo spesso il paradigma tradizionale di medicina è limitato, non considera la salute come parte integrante di un sistema più complesso dove economia, società, ambiente sono legati l’un l’altro e non possono prescindere uno dall’altro. Solo con questa consapevolezza e questa visione ‘globale’ di salute il giovane medico può affrontare le sfide sanitarie ormai vicine e capire a fondo i sistemi sanitari, in Italia come in Africa.
Si tratta di un cambio di approccio, che sensibilizza alla Salute globale e alle tematiche ad essa correlate, tra cui la cooperazione internazionale.
In questo quadro il SISM, insieme a Cuamm e RIISG – Rete Italiana Insegnamento Salute Globale, lavora dal 2009 a progetti di formazione universitaria in Salute globale, per stimolare il cambiamento tra gli studenti verso una visione più ‘allargata’ del mondo e una nuova sensibilità verso la persona e la società. Insieme a Cuamm e altre realtà della RIISG, il SISM ha portato i corsi in Salute globale in 24 Università italiane e definito dei modelli formativi per Università straniere. Soprattutto, si è fatta rete con altre organizzazioni, definendo il ruolo degli studenti come “avvocati di salute”.
Proprio in questi giorni è stato ormai ultimato un nuovo protocollo d’intenti tra SISM e Cuamm, che amplia ulteriormente la collaborazione tra le due parti, e che sarà firmato entro la fine dell’anno.
Si discuterà di tutto questo e il SISM sarà protagonista all’evento che il Cuamm ha organizzato a Torino il prossimo 29 novembre dal titolo “Prima le mamme e i bambini. L’ultimo miglio verso il futuro”. Si racconteranno storie, scelte e motivazioni che muovono gli studenti a partire e sarà l’occasione per dare visibilità al ruolo della ‘formazione sul campo’ con l’obiettivo di far crescere i progetti che coinvolgono anche il SISM in Africa. L’impegno e la sinergia con i giovani con l’obiettivo di trovare fondi e donatori che vogliano appoggiare e sostenere sempre più L’evento è aperto a tutti e in particolare studenti e giovani medici sono invitati a partecipare!
Il Progetto Wolisso: cosa ci fanno degli studenti italiani laggiù?
Vogliamo approfondire in particolare il cuore della collaborazione del SISM con il Cuamm, che si concretizza nel Wolisso Project: una esperienza di tirocinio della durata di un mese in un ospedale africano in cui la ONG è presente. Durante la permanenza, lo studente ha l’opportunità di seguire da vicino le attività cliniche in un ospedale di un Paese in via di sviluppo, stando fianco a fianco dei medici del Cuamm e del personale locale. Si cala in un tipo di medicina totalmente diverso dallo standard occidentale a cui è abituato e in cui si trova a ripensare la semeiotica di base, si approccia con una cultura diversa e impara a essere un futuro medico al servizio del paziente: improvvisamente si lascia da parte la mentalità occidentale del “vengo a salvarti” e si fa spazio quella del “vengo a incontrarmi con te”.
L’inizio della collaborazione tra SISM e Cuamm ha avuto luogo al St. Luke Catholic Hospital di Wolisso, in Etiopia, da cui il nome del progetto. Ma a testimonianza della crescita, c’è l’apertura della seconda meta in Tanzania dal 2011, nell’ospedale St. John of the Cross di Tosamaganga. Ogni mese, ciascuna struttura ospita due studenti in Medicina e Chirurgia iscritti al SISM e li accoglie, oltre che nelle attività di reparto, anche nella vita di comunità della Guest House del Cuamm. Pertanto, l’esperienza non si limita al solo tirocinio ospedaliero, bensì si allarga appieno al contesto della Cooperazione Internazionale: lo studente si interfaccia sia con il lavoro del cooperante, sia con la vita e con la realtà africana più in generale.
Fin dal 2005, sono partiti studenti da tutta Italia in virtù dell’impatto nazionale del Progetto all’interno del SISM. Finora, il numero totale di studenti che si sono messi in gioco con Wolisso Project è 174, di cui 149 per Wolisso e 25 per Tosamaganga.
Tuttavia, l’offerta di Wolisso Project non si limita alla semplice esperienza in Africa. Gli obiettivi del progetto mirano a coinvolgere più diffusamente la popolazione di studenti di Medicina e la popolazione in generale attraverso l’organizzazione di seminari e conferenze sulla Cooperazione internazionale e sulla Salute globale. In queste attività entrano in gioco le varie Sedi Locali del SISM, così da raggiungere in modo capillare il bacino d’interesse. Un esempio su tutti, è il Corso di Semeiotica di Frontiera che consiste in seminari tenuti da medici del Cuamm con esperienza sul campo per fornire agli studenti informazioni sul modo di fare medicina in Africa, dove gli strumenti per fare diagnosi sono carenti o addirittura assenti.
Per adempiere ai principi di Cooperazione internazionale e far fruttare le risorse che come studenti ci sono a disposizione, Wolisso Project coordina con il personale locale del Cuamm lo sviluppo di progetti volti al miglioramento dell’erogazione delle prestazioni sanitarie negli ospedali che ospitano gli studenti. Attualmente, Wolisso Project sta sostenendo la formazione di un tecnico di anestesia a Wolisso, il quale si impegna per contratto a lavorare al St. Luke Catholic Hospital per almeno 4 anni dopo il diploma. Il principio del progetto è di rispondere alla carenza di tecnici di anestesia a Wolisso, problema che rientra nel più ampio fenomeno del brain-drain in campo medico-sanitario presente negli ultimi anni più in generale in Africa: i medici e gli operatori sanitari che si formano nel proprio Paese migrano verso Paesi in cui ci sono termini di contratto e retribuzione più favorevoli.
I fondi con cui questi programmi sono attivati provengono dalle campagne di sensibilizzazione organizzate dalle Sedi Locali del SISM.
Alle spalle di Wolisso Project c’è una storia che ne mostra la validità e la solidità: ci sono passi di crescita che lo confermano, quali l’acquisizione dello status di Progetto Nazionale del SISM nel 2010 o il riconoscimento internazionale con il terzo posto come miglior progetto alla Project Presentation della General Assembly dell’IFMSA, Federazione Internazionale delle Associazioni di Studenti in Medicina, a Baltimora nel 2013.
L’idea di investire su questo Progetto ne è una diretta conseguenza, che si concretizza con il rinnovo degli accordi tra SISM e Cuamm che prevedono un potenziamento della formazione, allargando il campo esperienza di Wolisso Project e cercando di coinvolgere sempre più studenti in questo cammino che dona un bagaglio ricco e importante per la propria futura identità di medici.
Clarissa De Nardi, Stefano Guicciardi, Samantha Pegoraro | SISM – Segretariato Italiano Studenti in Medicina