Miopi allo specchio

Pier Luigi Lopalco

I genitori che scendono in piazza rivendicando il diritto di scelta di non vaccinare sono miopi, non riuscendo a vedere un futuro migliore per i propri figli e le generazioni future. Ma è anche come se vivessero sempre circondati da specchi. Esistono loro ed il loro bambino. Nessun altro.


I miei genitori mi hanno vaccinato contro il vaiolo. Nel 1964, quando sono nato, il vaiolo non circolava più da tempo in Italia e quindi il mio rischio individuale di sperimentare una reazione avversa al vaccino era certamente maggiore di quello di contrarre la malattia.

Io e mia moglie abbiamo vaccinato i nostri figli, nati a cavallo del nuovo millennio, contro la poliomielite. La poliomielite era già scomparsa da tempo in Italia, ma noi abbiamo vaccinato i nostri bambini con il vaccino antipolio orale (si usava ancora quello) pur consapevoli che il rischio di poliomielite era certamente lontano.

I miei nonni hanno potuto vedere i loro nipotini crescere spensierati in una società senza vaiolo. Io e mia moglie vedremo (si spera) i nostri nipoti crescere in una società senza polio. Questi traguardi sono stati resi possibili grazie alle scelte fatte di vaccinare i propri figli contro il vaiolo prima e contro la polio poi anche in assenza di un rischio concreto e visibile di malattia. Sia noi che i nostri nonni abbiamo vaccinato i figli con lo sguardo rivolto al futuro. L’atto della vaccinazione contro il vaiolo e la poliomielite, gli unici vaccini nella storia che erano accompagnati pur raramente da reazioni serie, era visto come un atto di responsabilità non solo nei confronti della salute dei propri figli ma dell’intera società. Ed era soprattutto accettato come un investimento per un futuro libero da malattie infettive gravi.

Le manifestazioni di questi giorni contro il Decreto Lorenzin sull’obbligo vaccinale mostrano un aspetto della nostra società che non è sfuggito a molti osservatori, soprattutto stranieri. In un editoriale del Guardian[1] si legge, in riferimento alle contestazioni antivaccinali: “Rifiutare la vaccinazione dei propri figli rappresenta un attacco alla società pari a quello di non pagare le tasse”. Non vaccinare i propri figli contro la poliomielite, il morbillo e la rosolia, patologie che possono essere completamente eliminate se si raggiungono coperture vaccinali adeguate, è un atto irresponsabile nei confronti della società prima ancora che nei confronti dei propri figli.

I genitori che scendono in piazza rivendicando il diritto di scelta di non vaccinare sono miopi, non riuscendo a vedere un futuro migliore per i propri figli e le generazioni future. Ma è anche come se vivessero sempre circondati da specchi. Esistono loro ed il loro bambino. Nessun altro.

A Bologna, al collo di un bambino portato in piazza dai manifestanti, era appeso un cartello che leggeva: “Un bambino con l’AIDS può andare a scuola. E io, sano, no???”.  Il bambino “sano” è discriminato dal sistema perché ha seguito la scelta di non vaccinarsi, mentre lo stesso sistema permette ad un bambino affetto da AIDS di frequentare impunemente la scuola e mettere a rischio la salute dei suoi compagni. Questo il succo del discorso. Un concentrato di egoismo, discriminazione e mancanza di senso civico. Oltre che essere frutto di una profonda ignoranza su tutta la materia della prevenzione delle malattie infettive.

Spero che non tutti i manifestanti condividessero quel cartello. Molti dei genitori scesi in piazza sono sinceramente confusi e spaventati all’idea di vaccinare i propri figli. Ma questo blocco psicologico, che anche i miei genitori certamente avevano quando mi hanno fatto vaccinare contro il vaiolo, non viene oggi benché minimamente scalfito da alcun ragionamento di solidarietà sociale.

Lasciamo da parte la questione (aperta) se l’obbligo vaccinale sia efficace o meno. Riflettiamo per un momento su quello che la reazione a questo decreto ha fatto emergere. Quella che è scesa in piazza è una piccolissima frazione della cittadinanza, ma rappresenta una porzione più vasta di un fenomeno chiaro di sfaldamento del tessuto sociale. Una moltitudine di individui miopi circondati da specchi. Come conclude l’editoriale del Guardian, questi “devono essere tenuti sotto controllo per una questione di sanità pubblica”.

Pier Luigi Lopalco – Università di Pisa

Bibliografia

Editorial. The Guardian view on vaccinations: a matter of public health. The Guardian, 07.07.2017

8 commenti

  1. Non so se hai notato che la maggioranza (se non la totalità) delle mamme informate e dei bambini informali appartenevano alla pseudo religione di Rudolf Steiner e di conseguenza utenti delle cosiddette scuole steineriane dove NESSUN BAMBINO è vaccinato e se il decreto Lorenzin fosse approvato così come presentato DOVREBBERO CHIUDERE. Provare per credere.<<
    un'altra piccola nota: Uno dei siti web più seguiti dagli anti vax o free vax o semplicemente disinformati è quello del Corvelva il cui presidente credo che abbia solo la V elementare e, dopo avere abbandonato il suo lavoro di bidello fondando l'associazione NON HA MAI PIU' LAVORATO. Ora sappiateche la tessera ANNUALE del Corvelva costa 26 € e che gli iscritti (forse) superano il numero di 8.000 (leggi OTTOMILA) .Fanno DUECENTOTTOMILA all'anno.

    1. La Lorenzin non è un medico e non è laureata neppure la Fedeli…ma di che parlate? La legge riconosce i danni da vaccino e ci obbliga a vaccinare i nostri figli? Il decreto è contro i diritti umani e la convenzione di Oviedo. Svegliatevi!

      1. Ora che mi sono svegliato, dopo una nottata appassionante, le auguro di andare a STUDIARE anziche’ragliare come una somara. La ringraziamo per l’ epidemia di morbillo in Italia, lei e quel 10% abbondante di popolazione che, vittima di ignoranza ed ottusita’, non vaccina i propri figli.

    2. Che mediocrità esultare per la chiusura di una o più scuole! Volete educare al pensiero unico? Cambiate mestiere…perché non siete educatori se avete paura del pensiero critico

  2. È errato il termine novax,discrimina tutti quelli che invece non vogliono per forza fare i pecoroni e sacrificare la vita di altri perché è stato deciso da altri che al contrario i vaccini li vedono solo come possibilità di mantenersi la poltrona e di fare un mucchio di soldi, sulle pelle di altri,chiaramente.Informatevi gente prima di vaccinare,è nel nostro diritto.

  3. Personalmente penso che queste persone, in particolare la signora Paola, dovrebbero essere rimandate a scuola e studiare un pochino come funziona la medicina e la scienza in generale. Scoprirebbe, che a differenza della setta cui appartiene, che non potendo dimostrare niente delle farneticazioni di delinquenti come Wakefield, va per dogmi e verità assolute…la scienza procede per eliminaziomne di errori e solo uno sporvveduto può pensare non esista il rischio zero: esiste, per chi ragiona con la testa e non col fondoschiena, il concetto di rischio/beneficio. A lei cara la mia credulona arrabbiata, leverei subito la patria potestà.

    1. Mi scusi,ma lei e’medico?e ha figli?ha studiato sull’argomento?sa se ci sono stati recentemente studi comparati tra gruppi di vaccinati e non vaccinati ? e di che eta’,lattanti ,bimbi di 3 anni,o bimbi di 6-8 anni?e italiani?se ci sono stati controlli e quanti in bambini prima di sottoporli a vaccinazioni e dopo ?perche’altrimenti le contesto una certa superficialita’sull’argomento

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