La Russia in Africa. La storia.
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- 30 Marzo 2022
Maurizio Murru
L’Unione Sovietica ha svolto un ruolo importante nel processo di decolonizzazione di molti paesi africani
Le relazioni fra Russia e Africa hanno conosciuto fasi alterne. Fra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo le potenze occidentali del tempo si spartirono il continente africano in quella che venne definita “The Scramble for Africa”, “La corsa all’Africa”. A quel tempo, la Russia Zarista intratteneva limitate relazioni diplomatiche con l’Abissinia e con la Repubblica del Sudafrica (come era allora chiamato il Transvaal) [1]. Nel 1899, sotto lo Zar Alessandro III, ebbe luogo il tentativo di fondare una colonia russa in Africa: a Sagallo, nel territorio dell’odierno Gibuti. A causa della opposizione francese e dello scarso interesse zarista, il tentativo, guidato dall’avventuriero Nicholai Achinov, durò meno di un mese [2]. Nel corso della Seconda Guerra Anglo Boera (1899-1902) circa 270 volontari russi combatterono al fianco dei Boeri e unità di pronto soccorso russe prestarono aiuto a militari e a civili [3].
Per la Russia, l’Africa continuò a non essere una priorità anche dopo la rivoluzione del 1917 e la nascita dell’URSS. Fu dopo l’avvento al potere di Nikita Kruschev, nel 1953, che le cose cambiarono. Soprattutto dalla fine degli anni ’50 del secolo scorso, con molti paesi Africani in cammino verso l’indipendenza. La Risoluzione 1514 dell’Assemblea delle Nazioni Unite sulla necessità di concedere l’indipendenza ai paesi colonizzati, del 14 Dicembre 1960 [4], fece seguito ad una energica iniziativa dell’Unione Sovietica. Nel 1956, l’Egitto fu il primo paese africano con cui l’URSS stipulò accordi commerciali. Fu seguito da Tunisia (1957), Marocco (1958), Ghana, Etiopia e Guinea (tutti nel 1959). In seguito, l’URSS strinse trattati di cooperazione con 37 paesi Africani e partecipò alla realizzazione di almeno 600 progetti infrastrutturali. In accordo con la sua linea antiimperialista e antirazzista, l’URSS fornì aiuti militari a movimenti di liberazione: all’MPLA in Angola, al FRELIMO in Mozambico, alla SWAPO in Namibia, alla ZAPU in Rodesia (che divenne Zimbabwe dopo l’indipendenza). Sostenne anche l’ANC in Sudafrica.
Patrice Lumumba
Oltre al sostegno diplomatico e militare alle lotte di liberazione, uno degli aspetti più importanti e significativi della cooperazione sovietica in Africa si ebbe nel settore educativo. Due ex presidenti sudafricani, Thabo Mbeki e Jacob Zuma, un ex presidente della Namibia, Hifikepunye Pohamba, l’attuale Presidente Angolano Joao Lourenço e molti altri funzionari africani, hanno studiato nell’Unione Sovietica.
Il 5 febbraio 1960, Nikita Kruschev inaugurò la “Università Russa dell’Amicizia fra i Popoli”. Poco più di un anno dopo, il 22 febbraio 1961, venne rinominata “Università Patrice Lumumba” in onore del Primo Ministro Congolese assassinato poco più di un mese prima, il 17 gennaio 1961, e definito: “uno dei simboli della lotta dei popoli dell’Africa per l’indipendenza” [5] (vedi Nota). Questa Università giocò un ruolo importante nel tessere e mantenere legami fra l’URSS e molti paesi africani. Borse di studio furono elargite a migliaia di africani per studiare nell’Unione Sovietica che ne ospitava 72 nel 1959, circa 500 nel 1961 e circa 5000 alla fine del decennio [6]. Si stima che siano stati almeno 60.000 gli Africani che hanno studiato alla “Università Patrice Lumumba” [7].
La cattura di Patrice Lumumba (Foto Africa Express)
La nuova corsa all’Africa
Nel 2011 l’editrice Polity Press ha pubblicato un libro del Professor Padraig Carmody intitolato “The new scramble for Africa”, “La nuova corsa all’Africa”. Come anticipa il titolo, il volume descrive la “nuova” corsa di varie potenze per accaparrarsi le immense risorse del Continente: il 42% delle risorse mondiali di bauxite, il 38% di quelle di uranio, il 42% di quelle aurifere, il 73% di quelle di platino, l’88% di quelle di diamanti e circa il 10% di quelle petrolifere [8]. Il libro indica Cina, India, e Brasile fra gli attori principali di questa “nuova corsa”. La Russia viene citata solo a margine assieme ad altri attori “minori” quali Turchia e Malaysia. In effetti, la “corsa” alle risorse del continente è aperta, ma non è “nuova” e non lo era nemmeno nel 2011. Il “Guardian” ne aveva già parlato nel 2005 [9].
La Cina ha organizzato il suo primo “Forum on China Africa Cooperation” (FOCAC) nel 2000 e, da allora, ne ha regolarmente organizzato uno ogni tre anni, alternativamente in Cina e in Africa. L’ultimo si è svolto il 29 e 30 novembre 2021 nella capitale senegalese, Dakar [10]. Gli Stati Uniti hanno organizzato il loro “U.S.-Africa Leaders Summit” fra il 4 e il 6 agosto 2014 e ne dovrebbero organizzare un secondo nel corso di quest’anno [11]. La Turchia ha organizzato il suo terzo “Turkey-Africa Economic and business Forum” il 21 e 22 ottobre 2021 [12]. Il Regno Unito ha organizzato il suo terzo “UK-Africa Investment Conference” il 20 e 21 gennaio 2022 [13]. L’Unione Europea ha organizzato il suo sesto vertice con l’Unione Africana il 17 e 18 febbraio 2022 [14]. Anche la Corea del Sud e l’Iran guardano con grande interesse all’Africa.
L’espressione “New Scramble for Africa” è stata ed è usata spesso da quotidiani e riviste. Questo richiamo alla “corsa” di fine secolo XIX, per quanto suggestivo, non pare del tutto appropriato. Le risorse del Continente fanno sicuramente gola a molte potenze straniere di grande o medio rango. Ma oggi l’Africa non è quella che Leopoldo II del Belgio definì una “magnifica torta” nella passiva attesa di essere spartita. Oggi l’Africa è costituita da 54 stati indipendenti che possono scegliere i propri alleati o, anche, giocarli gli uni contro gli altri a proprio vantaggio.
Alla dissoluzione dell’Unione Sovietica la Russia ridimensionò significativamente le proprie ambizioni in Africa dove chiuse, nel 1992, nove ambasciate e quattro consolati [15].
Nel 2014, pochi giorni dopo l’annessione alla Russia della Crimea, l’allora Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, definì la Russia “ … una potenza regionale le cui azioni in Ucraina sono un segno di debolezza piuttosto che di forza” [16]. Una definizione che il Presidente Putin, in seguito, definì “irrispettosa” [17].
L’intervento militare russo in Siria, dal 2015, ha radicalmente cambiato il corso di quella guerra consentendo al Presidente Bashar al-Assad di conservare il potere e proiettando l’immagine della Russia non già come una “potenza regionale” ma come una “potenza” tout court.
Nota.
Patrice Emery Lumumba fondò e guidò il Mouvement National Congolais, primo partito a vocazione nazionale della Repubblica del Congo. Fu un convinto panafricanista e un acceso difensore della indipendenza “vera” del suo paese che guidò dall’indipendenza, il 30 giugno 1960: il primo Capo di Governo democraticamente eletto del suo paese. In realtà, anche l’ultimo. Dipinto come una sorta di demonio, un “pericoloso comunista” nel settembre dello stesso 1960, fu destituito e imprigionato. Riuscito a fuggire, fu di nuovo catturato e consegnato nelle mani dei secessionisti nel Katanga. Qui venne torturato e ucciso. Il suo corpo fu smembrato e dissolto nell’acido. A trucidarlo furono congolesi, ma la regia fu del governo belga e della CIA. (https://www.africa-express.info/2019/01/24/con-lassassinio-di-patrice-lumumba-57-anni-fa-comincia-il-saccheggio-meticoloso-del-congo-k/ )
Questo è il primo di tre post dedicati a “La Russia in Africa”. I successivi saranno pubblicati nelle prossime settimane.
[1] Shubin V., Russia’s policy towards Africa, ISPI Analysis, N° 168, April 2013, N (ispionline.it)
[2] Radio Free Europe, April 2nd 2015, Sagallo, Russia’s Short-lived Cossack Colony in Africa, https://www.rferl.org/a/africa-sagallo-russian-colony/26934711.html
[3] Wingrin D, September 27th 2021, Russian Volunteers honoured at Anglo Boer War Museum, https://www.defenceweb.co.za/military-history/russian-volunteers-honoured-at-anglo-boer-war-museum/#:~:text=During%20the%20Anglo%2DBoer%20War,to%20both%20combatants%20and%20civilians
[4] United Nations General Assembly, December 14th 1960, Declaration on the granting of Independence to Colonial Countries and Peoples, General Assembly Resolution 1514 (XV) of 14 December 1960, https://www.ohchr.org/EN/ProfessionalInterest/Pages/Independence.aspx
[5] RUDN University, History (rudn.ru) consultato il 19 marzo 2022,
[6] Matusevic M, 2019, Russia in Africa: A Search for Continuity in a Post Cold War Era, JSTOR, Vol 21, N* 1, 25-39, Winter 2019, Russia in Africa on JSTOR
[7] Yegorov O, November 6th 2019, How the USSR fell in love with Africa, How the USSR fell in love with Africa – Russia Beyond (rbth.com)
[8] Carmody P, The New Scamble for Africa, 2011, Polity Press, Cambridge, 2011
[9] The Guardian, June 1st 2005, Revealed, The New Scramble for Africa, Revealed: the new scramble for Africa | UK news | The Guardian
[10] African Business, November 29th 2021, What did FOCAC 2021 deliver for Africa? https://african.business/2021/11/trade-investment/what-can-africa-expect-from-focac-2021/
[11] White House-President Barack Obama, 2014 U.S.-Africa Leaders Summit | The White House (archives.gov) consultato il 19 marzo 2022
[12] Turkey-Africa Forum.org, TURKEY – AFRICA III. ECONOMIC AND BUSINESS FORUM (turkeyafricaforum.org) consultato il 19 marzo 2022
[13] African Business, January 21st 2022, UK-Africa summit closes with millions in investment, UK-Africa summit closes with millions in investment – African Business
[14] European Council-Council of the European Union. European Union – African Union summit – Consilium (europa.eu) consultto il 19 marzo 2022
[15] Le Monde, 3 Octobre 2019, Poutine met en scène le retour russe en Afrique, Poutine met en scène le retour russe en Afrique (lemonde.fr)
[16] The Guardian, March 25th 2014, Barack Obama: Russia is a Regional Power showing weakness over Ukraine, https://www.theguardian.com/world/2014/mar/25/barack-obama-russia-regional-power-ukraine-weakness
[17] The Moscow Times, January 12th 2016, Obama calling Russia a Regional Power is “Disrespectful”-Putin, https://www.themoscowtimes.com/2016/01/12/obama-calling-russia-a-regional-power-is-disrespectful-putin-a51414