Razzismo. Emergenza globale di sanità pubblica

The Lancet

Il razzismo e la xenofobia sono fondamentali determinanti della salute a livello globale. L’odio, l’intolleranza e la discriminazione uccidono. Le riviste scientifiche, Lancet compresa, nel passato hanno avuto un ruolo nel sostenere la medicina coloniale e pratiche sanitarie discriminatorie. Si deve smettere di perpetuare gli stereotipi razzisti e le percezioni errate della razza come un immutabile costrutto biologico (1).

Il razzismo è un’emergenza sanitaria pubblica di interesse globale“. Da quando abbiamo scritto queste parole nel giugno 2020, ha preso piede una monumentale resa dei conti mondiale contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione nella società – le sue radici, le sue conseguenze e i suoi risarcimenti. Si sono svolte marce di protesta e statue sono state abbattute, attivisti galvanizzati e istituzioni indagate, proposte di riforma ed elezioni contestate. I progressi sono stati irregolari, ma mettere in discussione le strutture di potere che pregiudicano e maltrattano specifici gruppi di persone mentre privilegiano altri ha accresciuto la consapevolezza del problema del razzismo e dei suoi danni: l’odio, l’intolleranza e la discriminazione uccidono.

Questi problemi sono tanto pervasivi nella medicina, nella scienza medica e nella salute globale quanto nella società. Oggi, The Lancet pubblica un numero speciale che riunisce le prove e le analisi più forti sul progresso dell’equità razziale ed etnica nella scienza, nella medicina e nella salute. La nostra pubblicazione non offre soluzioni facili, ma introduce importanti principi per guidare il pensiero e le azioni in futuro. In primo luogo, il razzismo, la xenofobia e la discriminazione  sono fondamentali determinanti della salute a livello globale. L’errata classificazione della razza come costrutto biologico (piuttosto che sociale) continua ad aggravare le diseguaglianze nella salute. Quattro documenti di ricerca mostrano come la discriminazione porta a peggiori risultati di salute e qualità delle cure. In uno studio su oltre 2 milioni di gravidanze in 20 paesi ad alto e medio reddito, morte neonatale, nati morti e parto pretermine erano più probabili tra i bambini nati da donne nere, ispaniche e dell’Asia meridionale. Un altro mostra come il furto di terra e la distruzione delle pratiche tradizionali dei brasiliani indigeni siano associati a esiti cardio-metabolici avversi. Tra le persone con diagnosi di tumori cerebrali negli Stati Uniti, i pazienti neri avevano maggiori probabilità di ricevere indicazioni contro l’intervento chirurgico, indipendentemente da fattori clinici, demografici e socioeconomici, come conseguenza di pregiudizi nel processo decisionale clinico. In Australia, la discriminazione quotidiana contribuisce a metà del peso del disagio psicologico vissuto dalle popolazioni aborigene e delle isole dello Stretto di Torres. La conclusione logica è che il razzismo e la discriminazione devono essere preoccupazioni centrali – per professionisti, ricercatori e istituzioni – per promuovere l’equità sanitaria.

Questo numero mostra anche come i sistemi interagiscono per perpetuare le disuguaglianze. Il razzismo interagisce con altri sistemi di oppressione, compresi quelli basati sull’età, il genere e lo stato socioeconomico, per esacerbare le esperienze di discriminazione. Il problema centrale è la disuguaglianza di potere, radicata storicamente ma che è ancora oggi in azione. Modella gli ambienti e le opportunità. Raccomandazioni specifiche per la salute includono lo sviluppo della cultura del rispetto (“cultural safety”) e la promozione della diversità nella forza lavoro sanitaria; la co-progettazione di sistemi sanitari più flessibili, accessibili e accoglienti con le comunità colpite; e il rafforzamento dell’autodeterminazione degli indigeni e dei diritti alla terra. Una serie di quattro articoli (vedi in fondo al post) mostra che l’equità sociale può essere promossa al meglio attraverso interventi mirati a strutture e sistemi, in particolare attraverso misure legali e politiche radicali basate sui diritti, guidate dalle comunità interessate. Queste sono lezioni importanti per l’assistenza sanitaria, l’istruzione, la ricerca, gli enti finanziatori e il governo.

E ce n’è anche per le riviste scientifiche. The Lancet opera all’interno di strutture di editoria accademica che hanno perpetuato discriminazioni e disuguaglianze. Fin dall’inizio, la rivista ha avuto un ruolo nel sostenere la medicina coloniale e le pratiche sanitarie discriminatorie. Pubblichiamo oggi una dichiarazione sul contenuto storico offensivo, riconoscendone i danni. Vogliamo assumerci tutte le responsabilità nei confronti delle comunità colpite dal razzismo e dalla discriminazione onorando il nostro impegno sul pluralismo e le differenze, nonché un impegno congiunto per l’azione sull’inclusione e la differenze nell’editoria. Continuiamo a incoraggiare la presentazione di contributi sugli effetti del razzismo sulla salute. Cerchiamo una corretta rappresentazione di geografia, genere, razza ed etnia tra gli autori e revisori. Ci aspettiamo che i lavori riguardanti le minoranze etniche e le popolazioni discriminate includano autori che rappresentano tali popolazioni e che i dati siano disaggregati in modo appropriato. Per smettere di perpetuare gli stereotipi razzisti e le percezioni errate della razza come un costrutto biologico fisso, chiediamo agli autori di evitare l’uso di intervalli di riferimento e algoritmi basati sulla razza e di approfondire le associazioni basate sulla razza tratte dai dati osservazionali, discutendo i potenziali limiti e il possibile ruolo di confondenti non misurati.

Il razzismo non riguarda solo la salute di particolari gruppi perseguitati o esclusi, ma infligge un trauma collettivo a tutti noi. Il corollario positivo di questo fatto è che la riduzione delle disuguaglianze e il ripristino della giustizia possono portare guarigione alla società nel suo insieme. Questo numero speciale delinea un percorso per farlo per la salute e la medicina. È un inizio, non una fine.

Infografica Racism, xenofobia and discrimination. Infographic

 

  1. Advancing racial and ethnic equity in health Editorial, Lancet 2022, 400; 2007. E’ nostra la traduzione come pure i sottotitoli e i grassetti.

 

La serie Lancet di quattro articoli su Razzismo, xenophobia e discriminazione:

Delan Devakumar, Sujitha Selvarajah, Ibrahim Abubakar, Seung-Sup Kim, Martin McKee, Nidhi S Sabharwal, Angela Saini, Geordan Shannon, Alexandre I R White, E Tendayi Achiume

The Lancet, Vol. 400, No. 10368

Published: December 10, 2022

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Sujitha Selvarajah, Susanna Corona Maioli, Thilagawathi Abi Deivanayagam, Priscila de Morais Sato, Delan Devakumar, Seung-Sup Kim, Jonathan C Wells, Marcella Yoseph, Ibrahim Abubakar, Yin Paradies

The Lancet, Vol. 400, No. 10368

Published: December 10, 2022

Full-Text HTMLPDF

Geordan Shannon, Rosemary Morgan, Zahra Zeinali, Leanne Brady, Marcia Thereza Couto, Delan Devakumar, Ben Eder, Ozge Karadag, Mala Mukherjee, Maria Fernanda Tourinho Peres, Marcelo Ryngelblum, Nidhi Sabharwal, Amos Schonfield, Pamela Silwane, David Singh, Manya Van Ryneveld, Siyasanga Vilakati, Chelsea Watego, Eleanor Whyle, Kui Muraya

The Lancet, Vol. 400, No. 10368

Published: December 10, 2022

Full-Text HTMLPDF

Ibrahim Abubakar, Lu Gram, Sarah Lasoye, E Tendayi Achiume, Laia Becares, Gurpreet Kaur Bola, Rageshri Dhairyawan, Gideon Lasco, Martin McKee, Yin Paradies, Nidhi S Sabharwal, Sujitha Selvarajah, Geordan Shannon, Delan Devakumar

The Lancet, Vol. 400, No. 10368

Published: December 10, 2022

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